Altri Sguardi – 3° Edizione
ALTRI SGUARDI
Cinema e solidarietà in carcere
Al via venerdì 22 Gennaio con Padrenostro di Claudio Noce la terza edizione di Altri Sguardi. La rassegna, attraverso quattro appuntamenti dedicati ad altrettanti film dell’ultima stagione selezionati per affrontare diversi temi di approfondimento e discussione, porta il cinema all’interno della struttura penitenziaria romana di Rebibbia, in un momento particolarmente delicato per la pandemia che isola ancora di più un luogo particolare come il carcere.
Al via venerdì 22 Gennaio con Padrenostro di Claudio Noce la terza edizione di Altri Sguardi. La rassegna che porta il cinema all’interno della struttura penitenziaria romana di Rebibbia. Quattro appuntamenti dedicati ad altrettanti film dell’ultima stagione selezionati per affrontare diversi temi di approfondimento e discussione, in un momento particolarmente delicato per la pandemia che isola ancora di più un luogo particolare come il carcere.
Fino al 12 Febbraio quattro appuntamenti seguiti da un focus sui temi che ciascun film affronta
Ad una Giuria speciale composta dai detenuti il compito di scegliere il miglior film.
Il primo incontro avrà come ospiti il regista di Padrenostro, Claudio Noce e il protagonista del film, Coppa Volpi all’ultima Mostra di Venezia, Pierfrancesco Favino. L’incontro avrà luogo in collegamento streaming con Rebibbia subito dopo la proiezione del film.
ALTRI SGUARDI è un progetto ideato e promosso dall’Associazione Mètide
fondata da Ilaria Spada, attrice e presidente dell’Associazione e Raffaella Mangini, cofondatrice dell’iniziativa ed esperta di marketing.
“In un periodo così difficile nel quale, a causa della pandemia, le distanze si sono maggiormente accentuate, tanto più in un contesto come il mondo delle case di detenzione, abbiamo sentito ancora di più l’urgenza di ripartire con il nostro progetto e di essere di nuovo presenti a Rebibbia, dove entrambe rappresenteremo anche ‘in presenza’ l’Associazione e, ovviamente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anticovid previste dai decreti governativi e da Rebibbia, porteremo ancora una volta un segnale di vicinanza ai detenuti. Altri Sguardi – ricorda Ilaria Spada – nasce del resto, dalla necessità di creare ascolto e dialogo tra gli artisti che generosamente accettano di portare ai detenuti con i loro film anche un momento di scambio concreto e di approfondimento dei temi di ogni opera. È proprio la ricchezza di questo scambio che offre l’opportunità di uno sguardo più sensibile e attento da parte di un pubblico speciale, che guarda ogni film con semplicità, senza mediazioni.”
A Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, che Mètide ringrazia per la disponibilità, il compito di coordinare i dibattiti sui quali si articoleranno i quattro incontri in streaming dei registi e dei protagonisti con i detenuti.
I FILM IN CONCORSO e I TEMI DI APPROFONDIMENTO:
Venerdì 22 Gennaio – Padrenostro di Claudio Noce con Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi.
Roma, 1976. Valerio è un bambino quando suo padre Alfonso, magistrato, subisce un attacco terroristico sotto casa. Il bambino assiste dal balcone alla scena ma non ne parlerà con nessuno. Da quel momento però la sua infanzia sarà segnata dalla nella paura, in uno stato d’animo che i genitori cercano fin dall’inizio di nascondere a lui e alla sorellina Alice anche se il tema del pericolo e il vivere sotto scorta invade la loro quotidianità. Valerio che come molti bambini dialoga con un amico immaginario lo riconosce dal vivo in Christian, che incontra per caso recuperando un pallone. E’ un ragazzo più grande e molto più smaliziato. La loro amicizia, che non sveliamo, diventa però la chiave di lettura. Non solo di un rapporto speciale ma di tutta la storia. Claudio Noce nel film riapre una pagina terribile della sua autobiografia: suo padre Alfonso, vicequestore, fu realmente vittima di un attentato dei Nuclei Armati Proletari proprio nel 1976 e lo fa cercando di conservare intatto il suo sguardo di allora, compresa la suggestione di quella che la paura può accendere per sempre nella psiche dei bambini.
Focus: Una storia privata in cui la forza dell’amicizia nata da ragazzini resiste alla violenza degli adulti. Come superare la paura? Che segni lascia nell’inconscio l’incontro con la violenza?
Venerdì 29 Gennaio – Cosa Sarà di Francesco Bruni con Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Barbara Ronchi, Raffaella Lebboroni.
La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da se stesso e a guardare gli altri.
Focus: Quando la malattia cambia la vita. Come sopravvivere alla grande paura, gestire le difficoltà più intime e ritrovare fiducia e equilibrio con gli altri. Perfino con i propri affetti
Venerdì 5 Febbraio – DNA – Decisamente non adatti di Pasquale Petrolo e Claudio Gregori con Lillo & Greg e Anna Foglietta
Una commedia per sorridere ma anche per affrontare con leggerezza e molta fantasia la compatibilità tra amicizia e differenze. Cosa succede se due ex-compagni fin dalla scuola elementare. molto diversi tra loro, e legati da un rapporto di autentico bullismo tornano ad incontrarsi da adulti e decidono, per un esperimento (impossibile) di scambiarsi il codice genetico per migliorare la propria vita? Tra esperimenti scientifici maldestri e hackeraggi del DNA gli effetti nefasti di una pratica fantascientifica d fronte alla quale tutti e due risulteranno Decisamente Non Adatti al cambiamento della propria vita.
Focus: Le differenze clamorose tra i due protagonisti si dimostrano intercambiabili ma credere in un cambiamento si può, nel mondo reale, solo attraverso in una nuova consapevolezza di sé e della propria indole e nella coscienza dei propri errori.
Venerdì 12 febbraio – L’incredibile storia dell’isola delle rose di Sydney Sibilia con Elio Germano e Matilda De Angelis
Primavera 1968. Nell’anno della contestazione studentesca, un giovane ingegnere, Giorgio Rosa con un grande sogno e un genio visionario decide di costruire un’isola al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, e la proclama stato indipendente. Un’isola d’acciaio in cui la libertà individuale è il valore assoluto: non ci sono regole e in questa impresa impossibile Giorgio avrà al suo fianco un eterogeneo gruppo di complici: il suo migliore amico, un giovane imprenditore più propenso al divertimento che all’azienda di famiglia, un misterioso naufrago in cerca di approdo, un animatore delle notti romagnole in cerca di una nuova vita e una ventenne romantica in cerca di lavoro. E poi Gabriella, la donna appassionata che Giorgio trascina nella sua ambiziosa avventura e nella sua vita. L’Isola delle Rose attira ben presto l’interesse della stampa e soprattutto di frotte di ragazzi da mezzo mondo, trasformandosi in mito, in caso internazionale e in un quasi insormontabile problema politico per il Governo italiano che non può tollerare la fondazione di un nuovo Stato in acque così vicine.
Focus: L’idea romantica di un mondo senza regole in cui la libertà sia un valore assoluto naufraga nel film com’è accaduto nella realtà. Quanto è difficile il rapporto tra vita e il sogno e quanto i sogni possono aiutare a convivere con la realtà?
MÈTIDE
Ilaria Spada
Attrice, è presidente dell’associazione Mètide fondata insieme a Raffaella Mangini con l’intento di promuovere iniziative culturali, eventi e raccolta fondi per supportare realtà sociali che necessitano di sostegno e visibilità. Ha creato il progetto “Altri Sguardi” convinta che uno scambio con i detenuti attraverso la rappresentazione cinematografica offra una preziosa opportunità di riflessione e analisi. È anche ideatrice del progetto Tra le righe laboratorio di scrittura cinematografica animato da sceneggiatori professionisti esclusivamente dedicato alle detenute della sezione femminile del carcere di Rebibbia.
Raffaella Mangini
Cofondatrice e amministratore di Métide è impegnata professionalmente nei rapporti con aziende e istituzioni per la Cairo Rcs Media il gruppo editoriale di cui fa parte La 7 ed Rcs. Ha condiviso l’ideazione di Altri Sguardi perché il tema del carcere la coinvolge da sempre. Pensa che gli individui reclusi ritenuti un pericolo per la società dovrebbero uscire segnati da un cambiamento che a volte non si determina, per poter tornare a essere cittadini attivi. Mantenere i detenuti a contatto con la realtà esterna significa far crescere in loro la consapevolezza che il mondo non li ha dimenticati. Sogni e speranze sono la materia del cinema. “Condividerli” dice“ è dare valore aggiunto alla nostra iniziativa.
GRAZIE
Innanzitutto a Visions Distribution e a Netflix che hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa.
L’Associazione Mètide ringrazia anche i produttori, i registi e gli attori che hanno dato la loro preziosa disponibilità a intervenire.
Anche quest’anno l’Associazione ringrazia il Mibact per il suo sostegno.
Mètide al fianco di Rrebibbia nell’emergenza covid
In un momento così difficile da gestire soprattutto all’interno delle carceri, l’Associazione ha deciso di sostenere l’Istituto attraverso la donazione di tre termoscanner.
OLTRE LA RASSEGNA
Il LABORATORIO DI SCRITTURA
TRA LE RIGHE – Corso di formazione in scrittura e sceneggiatura cinematografica
Un progetto dedicato alla sezione femminile del carcere di Rebibbia, articolato in un percorso di orientamento e approfondimento sui temi della scrittura. Il laboratorio ha il fine di sviluppare da una parte una consapevolezza tecnica e dall’altra una vera e propria formazione attiva e partecipata nella sceneggiatura cinematografica. L’obiettivo a lungo termine potrebbe essere quello di realizzare un vero ‘copione’ per la creazione di un corto o mediometraggio. Il laboratorio di scrittura cinematografica, presieduto da un team di sceneggiatori professionisti e dall’autore del soggetto da cui prenderà forma la sceneggiatura, riprenderà non appena le misure restrittive legate alla pandemia lo consentiranno. Alle dieci detenute che parteciperanno al corso, verrà rilasciato un attestato unitamente a un piccolo compenso per il lavoro svolto.
ALTRI SGUARDI è promossa da un gruppo di donne che tramite la loro associazione, intendono dare visibilità, attraverso il cinema e i media, anche a un progetto di charity con l’intento di dar vita a una riflessione sul reale per chi vive in uno straniamento che inevitabilmente allontana del mondo esterno.